Giovedì 5 dicembre 2013, ore 18, Sala Conferenze del Broletto di Pavia: lex pallavolista e attuale conduttore televisivo Andrea Zorzi dialoga con il giornalista sportivo Fabio Tavelli su "Il bello nello sport: una terra di nessuno".
È il terzo appuntamento per le Conversazioni pavesi, organizzate dallAssociazione Pavia Città Internazionale dei Saperi, una serie di incontri durante i quali uno o più personaggi del mondo della cultura, della scienza, dellarte (declinata nelle sue molteplici forme) e dello sport intratterranno il pubblico con una conversazione appassionante e partecipata.
"Non è affatto scontato parlare di bellezza in ambito sportivo, semplicemente perché chi fa sport non è avvezzo a cercare ciò che si definisce esteticamente bello. Ciò che conta in uno sport è l'efficacia, non si bada troppo alla forma, all'aspetto esteriore. Non ci si domanda mai se un gesto è "bello". Semmai ci si chiede se quel gesto è incisivo, valido, adeguato. Quello che conta è l'obiettivo: cuore, muscoli, cervello sono tesi e concentrati per raggiungere uno scopo finale. Si ha un codice, si sa perfettamente ciò che si deve fare e si esegue, senza battere ciglio. Lo sportivo non vuole descrivere, lui esegue, concretizza e mette in atto. Il bello diventa perciò relativo. Appartiene a un territorio che non è suo. Eppure, dall'esterno, lo spettatore riesce a giudicare, a considerare la bellezza di un gesto, di un movimento, della sincronia quasi magica che si viene a creare tra i componenti di una squadra (nel caso degli sport collettivi). La nostra Conversazione pavese si spingerà proprio in questa terra di nessuno, in questa bellezza che, inconsapevole allo sportivo, è invece, vista dagli occhi di un tifoso, affare di ogni sport. E proveremo a comprendere il motivo per cui un gesto e un movimento sono più belli di altri".