Martedì 18 marzo 2014, ore 18.00
Sala del Camino, Broletto, Piazza della Vittoria, Pavia
Conversazioni Pavesi 2014
FRANCO LOI
con Gino Cervi
Franco Loi, poeta, scrittore e saggista, testimonia che la poesia è un modo di ascoltarsi e trasmettere attraverso la parola, i suoni e i ritmi l’attenzione a se stessi e al proprio rapporto con l’intera esistenza. Da Stròlegh, uno sguardo penetrante e insieme visionario nel mondo operaio e popolare della Milano anni Quaranta e Cinquanta, a Teater, in cui come suggerisce il titolo tutto si svolge come su una scena teatrale; da L'angel, una sorta di romanzo in versi in cui compaiono anche passi in genovese, emiliano e romanesco, alla più recente raccolta poetica I niül e al testo La luce della poesia, articolata riflessione sull'essenza di questo genere letterario, Loi cerca di ridare dignità al dialetto che in Italia è stato per molto tempo la lingua degli umili, delle classi meno privilegiate.
Nei suoi testi usa un dialetto milanese molto aperto alle contaminazioni, intrecciando voci diverse: dal dialetto milanese della tradizione letteraria al gergo dialettale proletario e sottoproletario non solo milanese, dagli arcaismi ai forestierismi, fino ai neologismi e alle sue personali invenzioni, ottenendo un impasto linguistico di forte originalità espressiva, che spesso si nutre di polemica sociale e a tratti anche politica.